Lunedì 16 MAGGIO ALLE 21.°°
INCONTRO PUBBLICO
Per discutere e organizzare insieme un’ iniziativa di informazione sui referendum
e di mobilitazione contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua.
presso l’ex scuola di Vernazzano (Tuoro s/T)
InfoTel: 3289614747
E-mail: comitatotrashimeno@gmail.com
La strategia del governo sui referendum era già chiara nei mesi
scorsi, quando venne bloccata la proposta di accorparli con il voto
amministrativo; il risparmio, in quel caso sarebbe stato di almeno
trecento milioni di euro, e il raggiungimento del quorum estremamente
probabile.
Dopo il disastro di Fukushima, stanno cercando di far passare
l’informazione truffaldina che andare a votare è ormai inutile, visto
che il programma nucleare è stato “abolito”. Peccato che il Presidente
del Consiglio, dopo il vertice italo-francese a Villa Madama abbia
dichiarato: “Siamo assolutamente convinti che l’energia nucleare sia
il futuro per tutto il mondo” ammettendo che “fare il referendum
adesso avrebbe significato eliminare per sempre la scelta del nucleare
[…]. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria”. Con manovre
truffaldine stanno cercando di impedire lo svolgimento, o almeno
disincentivare la partecipazione con armi di disinformazione di massa
(giornali e soprattutto telegiornali e tv), dei referendum abrogativi
su questioni fondamentali in quanto si teme un voto ampiamente a
favore dei SI’.
Il silenzio che cercano di imporre sui media è l’arma impropria che
punta al boicottaggio del voto, sperando nel mancato raggiungimento
del quorum.
Ad un mese dal referendum e’ in atto una campagna mediatica per
convincere le persone che i referendum non ci saranno o che sono
inutili, mentre il ritardo dell’approvazione del regolamento in
materia di comunicazione politica presso la Commissione di Vigilanza
RAI, impedisce alla maggior parte dei cittadini e delle cittadine
italiani di accedere ad una corretta informazione sui referendum di
giugno.
Addirittura, durante il tradizionale concerto del Primo Maggio a Roma,
tutti gli artisti che sono saliti sul palco hanno dovuto firmare una
liberatoria, impegnandosi a non dire nulla sul nucleare, sulla
privatizzazione dell’acqua o sui referendum, pena una multa di decine
di migliaia di euro!
Si cerca di impedire in ogni modo, a tutti noi, di esprimerci e
partecipare in maniera diretta alla vita pubblica di questa esangue
democrazia, partecipazione che il semplice voto politico non
garantisce e che lo strumento del referendum se pur in maniera
parziale consente!
…ma questa è un’altra questione…