Perdite dell’acquedotto oltre il 45%, tariffe tra le più care in Italia, inquinamento di arsenico questi sono i risultati della gestione privata del SII di Terni.
Già nel 2010 il Comitato di Vigilanza delle Risorse Idriche aveva rilevato irregolarità nella tariffa visto che venivano imputati costi non previsti dal metodo normalizzato, compresi circa 6 milioni di euro per diseconomie registrate nella gestione pregressa che a conti fatti hanno aggravato la tariffa di circa l’11%. Il TAR dell’Umbria aveva dato ragione all’organo ministeriale con la sentenza 161/2010. In sostanza, l’Assemblea dei Comuni dell’ATI 4 mette in tariffa tutto quello che il SII (gestore) gli chiede!
Ma non bastano le prescrizioni già ricevute dal CONVIRI e una sentenza del TAR Umbria che le accoglie parzialmente. La delibera delle tariffe 2012 a proposito della remunerazione del capitale investito è un’ulteriore presa in giro dei cittadini riproponendo quasi lo stesso giochino- togliamo la remunerazione del capitale investito, che incide in tariffa circa il 6,22% ma la aumentiamo della stessa percentuale a causa del mancato ricavo dovuto alla diminuzione dei consumi!
I cittadini risparmiano acqua e vengono premiati con aumenti tariffari.
Questa è la risposta che l’ATI4 dell’Umbria da agli otre 500 utenti che hanno chiesto il rimborso della remunerazione del capitale investito in linea con i risultati dei referendum del 2011 e come ribadito dalla recente sentenza della Corte Costituzionale del 20 luglio scorso.
Ma non finisce qui! In questi ultimi giorni il SII scpa sta procedendo ai distacchi dei contatori in alcuni comuni del territorio, tra i quali Porano, sospendendo un servizio pubblico essenziale sancito dalla Costituzione.
I Sindaci dei comuni della Provincia di Terni continuano a tutelare gli interessi dei privati invece di rispettare 27 milioni di italiani che con i referendum del 12 e 13 giugno 2011 hanno detto NO alla gestione privata del SII e NO al profitto dei privati sull’acqua.
Ma contro questa volontà generale di affossare la democrazia siamo pronti a dare battaglia rilanciando la ”campagna di obbedienza civile ” con l’autoriduzione della bolletta, eliminando il profitto che illegittimamente il SII scpa e gli altri gestori dell’Umbria prelevano dalle tasche dei cittadini con le tariffe.
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