Bloccare l’Unione Speciale dei Comuni , la nascita dell’AURI (AUTORITA’ RIFIUTI E IDRICO), rispettando la Costituzione e la legge.
Applicare i referendum restituendo la remunerazione del capitale investito sulle tariffe dell’acqua dal 21/7/2011, dichiarare i servizi essenziali privi di rilevanza economica, programmare la riacquisizione delle partecipazioni private dei gestori dei servizi pubblici e determinare tariffe che non contengano profitti e garantiscano il diritto all’acqua per tutti.
Questi sono alcuni punti richiesti dal Comitato Umbro Acqua Pubblica con il parere sul DAP 2014/2016 inviato alla 1°Commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria.
Con la riforma istituzionale (LR 18/2011) infatti la regione dell’Umbria, invece di aprire spazi di democrazia partecipativa ai cittadini, mette in gioco l’autonomia degli Enti Locali, costringendoli a costituire l’Unione Speciale e ad esercitare le funzioni in forma associata, contro quanto previsto dal D.L. 138/2011 che obbligava solo quelli fino a 1000 abitanti.
L’esistenza dei comuni non avrà più senso se essi dovranno rimettere le loro scelte riguardo la gestione dei servizi essenziali alle logiche di maggioranza di organismi di secondo livello.
Nel link il parere inviato Audizione regione DAP 2014