Si sono illusi ieri, una parte dei cittadini di Boschetto che hanno creduto
che la destra potesse votare un’ordine del giorno che appoggiava i
movimenti dell’acqua, quindi contro la privatizzazione dell’acqua e
contro la concessione dell’acqua del Rio Fergia, alla Idrea/Rocchetta.
Avevano promesso all’assemblea pubblica del 24 giugno, davanti a tutti i
cittadini di Boschetto, di votare a favore della mozione che il Consigliere
Regionale di RC Lupini si era impegnato a presentare al Consiglio Regionale
di ieri (martedì 3 luglio). La proposta di Lupini si è trasformata in un
ordine del giorno presentato da Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti
Italiani e Sdi, in cui si chiedeva al Consiglio di impegnare la Giunta
Regionale a ritirare la determina dirigenziale del 25/5/2007 che avvia i
lavori di concessione dell’acqua.
Ma l’illusione c’è stata anche da parte di quei cittadini che hanno creduto
nei rappresentanti di centro sinistra che, in campagna elettorale sono
passati a Boschetto chiedendo il voto e promettendo che nessuno avrebbe
toccato l’acqua del fiume Rio Fergia.
In realtà in Consiglio Regionale, ieri abbiamo potuto vedere un muro! Il
muro rappresentato dalla destra che storicamente difende le multinazionali e
i DS e Margherita (centro sinistra) insieme a sostenere il potere economico
della Rocchetta/Uliveto/Idrea SRL che fanno capo ad una multinazionale
Olandese e ai poteri finanziari di Lugano attraverso il personaggio, Diego
Lissi presente nei consigli d’amministrazione di Rocchetta/ Uliveto.
Da una parte la destra che, con grandi “sceneggiate” , vedi il gesto
falsamente populista di Zaffini che a titolo personale, ha votato l’ordine
del giorno della sinistra, perché sapeva che non sarebbe mai passata, visto
che il resto del gruppo ha votato contro! La destra e FI appunto, hanno
attaccato in continuazione il Consiglio Regionale con l’unico scopo di farlo
cadere (ricevendo anche gli applausi della Presidente Lorenzetti!); dall’
altra i DS e Margherita che, impassibili non hanno avuto il coraggio di fare
alcun intervento, forti nella loro sicurezza del ricatto della
governabilità, hanno lasciato da soli il resto della maggioranza a cercare
di dare una risposta concreta alle giuste istanze presentate dal comitato,
tanto che alla fine, per avviare a conclusione la vicenda, hanno votato la
sterile mozione della destra che, senza interpretazione politica (e come
poteva esserci!) chiedeva esclusivamente l’impegno della Giunta Regionale a
ritirare la famosa determina dirigenziale.
Su 28 presenti, il risultato è stato 14 a favore e 14 contro e la mozione non è passata!
Ancora una volta non ci siamo, ancora una volta, le istanze dei cittadini sono state trasformate in giochi di rimpalli politici tra maggioranza e opposizione e ancora una volta la politica ufficiale dimostra di non essere in grado di rispondere concretamente alle istanze dei cittadini che sono:
il rispetto del protocollo d’intesa del 1993 che, democraticamente, è stato sottoscritto in Prefettura da tutte le parti in causa e cioè i comuni di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, il Comitato per la tutela del Rio Fergia, la Regione dell’Umbria, protocollo che impone il prelievo dalle sorgenti del fiume di soli 28 l/s da destinare ad uso idropotabile e non allo sfruttamento industriale; chiede inoltre la chiusura dei pozzi di Corcia e Rigali che interferiscono nel bacino acquifero delle sorgenti del Rio Fergia, come ha già dimostrato l’ARPA e una relazione del Prof. Tulipano dell’Università di Roma.
Il comitato Rio Fergia, con il sostegno del comitato regionale acqua pubblica, continuerà a presidiare i pozzi e l’allaccio dell’acquedotto per impedire a chiunque di avvicinarsi, l’estate è lunga e già si pensa a fare le ferie a Boschetto!!!
dal comitato Umbro per l'acqua pubblica
La sapete la storiella del pesce grosso che mangia il pesce piccolo? Ebbene,gli abitanti di Boschetto sono il pesce piccolo,e quei fetentoni della regione sono il pesce grosso.Vi pare possibile che quei signori abbiano dato parere positivo per la concessione ,senza avere niente di ritorno? No,non credo.Sicuramente avranno avuto qualche regalino(di solito 50.000,00 euro)da chi vuole arricchirsi sulla pelle degli altri.Quando chi e’ preposto al comando và contro la popolazione,per scopo di lucro,non ha più diritto a rappresentare il popolo stesso.
Io certa gente la metterei alla gogna.
F O R Z A N O N M O L L A T E
tenete duro, non mollate!
Dalla Valle di Susa siamo con voi!
Un caro saluto. Mauro Galliano