A Perugia è in scena la farsa della festa dei diritti!
Ci riferiamo naturalmente alla giornata del 23 quando si parlerà di acqua.
Farsa perchè si parla di diritti con la collaborazione delle Società per Azioni e dell’Assessorato al Commercio. Due soggetti che a nostro parere poco hanno a che fare con i diritti. L’acqua diritto umano fondamentale non può essere confusa con una MERCE. Ecco perchè i cittadini di Perugia vogliono la modifica dello statuto comunale per dichiarare il servizio idrico privo di rilevanza economica, ma il Consiglio Comunale dell’8 febbraio scorso ha bocciato questa proposta di delibera, ribadendo la volontà a perseguire la gestione attuale, misto pubblico-rivata, nell’interesse di ACEA, Suez e Caltagirone.
Ed ecco perchè circa 15.000 cittadini umbri hanno sottoscritto i 3 referendum contro la privatizzazione dell’acqua la primavera scorsa.
Farsa perchè si vuole far apparire l’evento come un’incontro aperto tra Istituzioni, alcune Associazioni di Consumatori, esperti e movimenti, invitando rappresentanti di associazioni del Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua, ma si escludono i comitati territorriali, veri protagonisti della lotta per difendere il diritto all’acqua e le problematiche connesse con il territorio.
Farsa per l’ambiguità di certe associazioni che da un lato si mostrano dalla parte dei cittadini, raccogliendo le firme e partecipando con i comitati e dall’altro strizzano l’occhiolino agli interessi privati delle multinazionali e a chi li sostiene.
Basta con le mistificazioni, in Umbria la gestione del Servizio Idrico è nelle mani delle SPA.
Riappropriamoci di questo diritto umano fondamentale alla vita.
Si scrive acqua e si legge democrazia!
Comitato Umbro Aqua Pubblica