L’acqua non è una merce ma un bene vitale comune per tutti i cittadini
Venerdì 1 Aprile a Palazzo Corgna, Città della Pieve, si è svolta la prima Assemblea pubblica del comitato referendario “2 Sì per l’Acqua Bene Comune” – Città della Pieve, con la partecipazione di alcuni membri del comitato umbro, il cui apporto in termini di esperienza sul campo e nozioni tecniche ha stimolato un lungo e approfondito dibattito tra i partecipanti all’Assemblea, i quali hanno espresso vivo interesse sul tema, ponendo l’attenzione, in special modo, sui limiti economici e di efficienza della gestione privata del settore idrico e sulla necessità di un ritorno a una gestione comunale di tale servizio. È quindi da rilevare con favore che anche la società civile pievese è sensibile al tema della ripubblicizzazione dell’acqua, al di là di appartenenze politiche o associative, e in vista del 12 Giugno auspichiamo una grande mobilitazione dal basso per votare Si ai quesiti che propongono: l’abrogazione dell’art. 23 bis della Legge 133/2008 (relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica) e l’abrogazione dell’art. 154 c. 1 del decreto legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente). L’azione di mobilitazione del comitato locale si svolgerà con banchetti informativi nei mercati del centro e delle frazioni, proiezioni di film, assemblee pubbliche e costanti aggiornamenti sulla pagina facebook Acqua bene comune- Città della Pieve.
Coordinamento del comitato “2 Sì per l’acqua bene comune” – Città della Pieve
Obbedienza Civile
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