La contestazione delle partite pregresse sulla bolletta dell’acqua fu una delle battaglie portate avanti dal Comitato Umbro Acqua Pubblica nel 2015, quando una delibera dell’ATI 1 e 2 concesse ad Umbra Acque spa di recuperare i maggiori costi operativi sostenuti dal 2003 al 2010, addebitando in maniera retroattiva nelle bollette degli utenti € 5.272.714, con tariffa al mc in base ai consumi del 2012, e prelevando € 900.000 dai disavanzi di bilancio degli ATI 1 e 2.
Con ricorso straordinario al Capo dello Stato il Comitato Umbro Acqua Pubblica chiese l’annullamento di tale delibera, che rimetteva sulle bollette degli utenti i maggiori costi causati dall’inefficienza della gestione privata di Umbra Acque spa, azzerando il rischio d’impresa.
Questa è l’efficienza della privatizzazione!
Il TAR Umbria, andando anche contro una sua precedente sentenza (126/2011) che riguardava il SII di Terni, rigettò questa richiesta, ma oggi la Corte Suprema di Cassazione fa finalmente luce sulla vicenda, dichiarando “l’illegittimità del meccanismo recuperatorio” delle partite pregresse, nonostante siano previste dalla delibera dell’ARERA (ex AEEGSI). Nella sentenza si precisa infatti che la delibera dell’AEEGSI 643/2013, art. 31, in quanto provvedimento amministrativo, non deve essere in contrasto con la legge, in questo caso l’art. 11 disp. prel. C. C., quindi è illegittimo!
E’ ora che Comuni (AURI) e gestori (Umbra Acque spa e gli altri) applichino correttamente la legge rimborsando questo balzello imposto sulle fatture evitando aggravi di spese legali.
Infatti se il gestore non rimborsasse spontaneamente gli utenti si potranno attivare per ottenere il rimborso di quanto prelevato ingiustamente, se necessario anche ricorrendo legalmente con azioni individuali e/o collettive.
A questo proposito invitiamo i titolari della bolletta dell’acqua a prendere contatti con il Comitato per avere tutte le informazioni necessarie e concordare le iniziative più opportune per ottere il rimborso, tutti i mercoledì dalle 18,30 a Perugia in via del Lavoro 29, tel. 075.5057404, e.mail acquapubblicapg@gmail.com