Ore 11 e 30, commissioni riunite, la II e la IV, sala del consiglio
comunale, palazzo dei priori, non c’è proprio nessuno…arrivano con
gran trambusto dopo mezzogiorno, chi con fogli in mano, chi chiedendo
fotocopie, chi con l’immancabile telefonino…e si comincia finalmente!
Magia… le due mozioni sono scomparse e ne spunta un’altra dove sono
tutti d’accordo!
l’impegno del sindaco e della giunta per
1° viva il comma 1 ter del 23 bis e che venga applicato (una bella
legge )
2° modifichiamo lo statuto con il riconoscimento che l’acqua è un bene
comune e un diritto universale (aria fritta)
3° un regolamento che assicuri il diritto all’acqua dei cittadini anche
attraverso sostegni economici (cosi ACEA non ci rimette)
4° che la regione promuova ricorso alla corte costituzionale sulle
competenze sui servizi pubblici (troppo tardi)
5°farsi promotori che tutti enti (meno che loro) escludano il servizio
idrico dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
Votato e approvato da PD, Rifondazione, IDV, Sinistra e Socialisti e
PdCI.
Grande impegno!
Questo passa il convento.
Intanto abbiamo cominciato ad informare i firmatari, ossia i cittadini
della città, con volantini e affissioni di quello che succede
all’interno del loro comune e chiamiamo tutti a partecipare al consiglio
del 1° febbraio che dovrà poi decidere sulla proposta di delibera (che
tutti qui dentro continuano a chiamare petizione!).
Ci si rivede mercoledi mattina per capire il parere che esprimerà la IV
a proposito di quelle 1238 firme, e poi venerdi c’è San Costanzo,
padrono della città, con fiera, e li si che si volantinerà bene…