Umbra Acque spa stacca l’acqua ai cittadini e i Sindaci stanno a guardare!
Dopo 3 anni dai referendum del 2011 contro la privatizzazione dell’acqua, oggi più che mai questa viene trattata come merce oggetto di profitto.
Infatti se non si è in regola con i pagamenti, viene staccata anche senza tenere conto delle condizioni sociali delle persone o se ci sono malati.
Sono gli utenti socialmente piu deboli a subire l’umiliazione di vedersi minacciare il distacco dell’acqua, pensionati minimi, famiglie in difficoltà per mancanza di lavoro, altrimenti chi non pagherebbe l’acqua, un bene essenziale per la sopravvivenza?
In tutto questo i Sindaci degli ATI, che dovrebbero stare dalla parte dei cittadini, restano nell’indifferenza totale lasciando mano libera al gestore privato.
Eppure non sempre la legge è dalla loro parte. Diversi giudici hanno già stabilito che l’acqua non può essere staccata per morosità (Decreto del Tribunale di Bari – 09/09/2004; Sentenza del Tribunale di Latina 31/10/2006; Ordinanza Tribunale di Enna, Provvedimento del Tribunale di Tempio Pausania, sezione staccata di Olbia, del 06-07-2012)
Questo comitato stà praticando l’autoriduzione della bolletta in quanto il metodo tariffario AEEG adottato da Umbra Acque contiene ancora i profitti per il gestore e per questo ha promosso un ricorso al TAR Umbria per illegittimità della tariffa.
Da circa due mesi stiamo assistendo ad una valanga di solleciti di pagamenti e ingiunzioni da parte di Umbra Acque spa che applica una delle tariffe più alte d’Italia.
Lunedi 13 ottobre – ore 15,30 presidio a Perugia – C.so Vannucci sede Comunale per ribadire che
L’acqua è un diritto e non può essere negata per motivi economici!
Comitato Umbro Acqua Pubblica
e_mail: acquapubblicapg@gmail.com