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TARIFFE 2012… stangata!

l'acqua si trasforma in soldi

l'acqua si trasforma in soldi

 

 

Sono state votate dagli ATI le tariffe Acqua per il 2012!

Si tratta i aumenti oltremisura e del referendum non c’è traccia nel calcolo.

 

 

ATI 1 E 2

Presidente il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti, PD per ATI 1 e

Presidente il Sindaco di Perugia Vladimiro Boccali, PD per ATI 2

 

Delibera ATI 1 e 2 tariffe 2012

Dopo l’assemblea del 15 feb, viene licenziata una delibera che evidenzia palesemente che l’esito referendario dice chiaramente che va abolita la Remunerazione del Capitale Investito (RdCI), però visto che nessuno l’ho ha ancora fatto, non ci sono direttive dall’alto e che gli investimenti vanno fatti(però solo quelli che decide utili ad Umbra Acque SPA!), si applica tranquillamente gli aumenti previsti dal piano d’ambito, senza cambiare una virgola …..ma… per togliersi ogni responsabilità finanziaria in quanto riguarda il famoso 7% si da delle direttive che fanno ricadere quella responsabilità finanziaria sul gestore!

Tanta roba anche su i pozzi , dove Umbra Acque SPA, sempre alla ricerca di introiti e di liquidità, ha cominciato a richiedere gli arretrati (5 anni) per la depurazione, ha chi a denunciato pozzi, basandosi sul numero di componenti familiari (stime vecchie piu di 10 anni) , anche magari a chi annaffia la lattuga…. risultato: a Tuoro sul trasimeno, 35% delle famiglie si è visto arrivare una bolletta, in media aumentata di 450 Euri alla fine del 2011! Ed è solo un esempio….

La tariffa viene comunque aumentata ( tariffa media 1,5511 E nel 2012 !) in modo illecito rispetto al piano d’ambito che prevedeva per il 2012 una tariffa media massima di 1,53 E, che dovrebbe essere consentita solo in caso di efficienza del servizio oltre che al completamento degli investimenti programmati (il che non è avvenuto!) .

 

ATI 4

presidente sindaco di terni Leopoldo di Girolamo, PD

delibera ATI 4 Tariffa 2012

Nel mese di dicembre si è votato la direttiva della tariffa, approfittando della sospensione della sentenza del TAR da parte del Consiglio di Stato, che evidenzia anche questa che la RdCI va eliminata come da referendum! Ma dopo 11 pagine di prove, tabelle fittizie e ciarlatanerie, nelle 3 righe si dice: intanto facciamo come ci pare e applichiamo il massimo degli aumenti permessi dal piano d’ambito per l’anno 2012! e visto che con uno strano gioco, si applica l’inflazione sull’inflazione, si arriva a 8% di aumento!

Rimangono quindi nella tariffa tutte quelle voci giudicate illecite dal CONVIRI e segnalate come improprie dal TAR!

Fra l’altro scopriamo, sempre da quel documento, che ai loro amici imprenditori non fanno pagare la depurazione…. anche se lo potevano fare gia dal 2007, e che devono ancora accertare (sono gia 10 anni che il gestore si è installato!) di quali tipi di scarichi industriali si parli.

 

ATI 3

Presidente Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, PD

delibera ATI 3 Tariffa 2012

Qui tutto bene; visto che è una gestione “in house”, si occulta la data dell’assemblea dei sindaci e si nega al comitato di Foligno dopo 3 mesi di richiesta scritta, i documenti riguardanti la composizione della tariffa.

Dopo pubblicazione della delibera votata il 2 febbraio, si constata l’aumento in bolletta come da piano d’ambito anche qui, del 6,55% applicando anche li l’inflazione sull’inflazione tranquillamente; ripetendo che “qui non c’è la RdCI!” ma negando di fatto l’accesso alla composizione reale della tariffa!

 

 

 

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DOMENICA 19 FEBBRAIO – ore 16.30 IL REFERENDUM NON SI TOCCA ! GIU’ LE MANI DALL’ACQUA ! ASSEMBLEA CITTADINA PER L’ACQUA PUBBLICA Centro Socio Culturale degli Anziani – Orvieto Scalo

Il 12 e 13 giugno 2011, il voto referendario di ben 28 milioni di cittadine e cittadini italiani di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese: servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia.

Chiara è stata la risposta dei cittadini:
NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d’interesse generale, a partire dalla gestione dell’acqua ma non solo, NO ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.

Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al centro l’essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria !!!

I governi che si sono succeduti, incluso l’attuale governo Monti, non hanno ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull’acqua, bensì in più di un’occasione hanno tentato di riproporre in altra forma la sostanza delle norme abrogate. Tutto ciò rappresenta una chiara violazione della Costituzione poiché il popolo italiano si è pronunciato con referendum contro l’affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione è vincolante per almeno cinque anni, come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte Costituzionale. Continued…

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Emendamenti “bipartisan” puntano a rimettere sul mercato i servizi idrici, nonostante l’esito opposto del voto. A guidare l’assalto al Senato, Enzo Ghigo (Pdl) e i democratici Morando e Bosone di Andrea Palladino

Emendamenti “bipartisan” puntano a rimettere sul mercato i servizi idrici, nonostante l’esito opposto del voto. A guidare l’assalto al Senato, Enzo Ghigo (Pdl) e i democratici Morando e Bosone

Negli emendamenti al decreto privatizzazioni presentati in Senato nei giorni scorsi si nasconde il tentativo – sostenuto soprattutto dal Pdl – di riproporre, ancora una volta, la privatizzazione dell’acqua. La discussione sul pacchetto Monti – che dovrà essere convertito in legge nei prossimi giorni –  è la ghiotta occasione per garantire ai grandi gruppi multinazionali dei servizi, veri giganti finanziari, l’apertura del mercato italiano dei beni comuni. Continued…

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Obbedienza Civile al Tg3 regionale

Estratto del telegiornale regionale di Rai 3 delle 14 e 30 di sabato 7 gennaio 2012

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PRIMA REAZIONE ALLA CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE

UMBRA ACQUE AMMETTE LA MALAGESTIONE, IL RISULTATO REFERENDARIO NON È DA ”PRENDERE SUL SERIO” E LE TARIFFE DEVONO MANTENERE IL 7% PER COPRIRE INEFFICIENZE E PROFITTI DEL CAPITALE!

Crollo degli investimenti; costi operativi più alti quasi del 30% rispetto al piano d’ambito; denunce, anche penali, per mancanza di regolarità dei depuratori, indebitamenti e ”disavanzi complessivi” , tutto al di là delle previsioni del piano d’ambito. In realtà la società accumula utili da distribuire- circa 1,8 milioni nel 2009 e più di 2 milioni nel 2010. Nonostante ciò se verrà ridotta la tariffa, minaccia ”decisioni drastiche” quali blocco totale degli investimenti e riduzioni di personale, aumentando così l’inefficienza della gestione del servizio, ma aumentando anche gli utili da distribuire ai soci, di cui il 40% ad ACEA.

Questo è quello che emerge da un doumento elaborato dal Consiglio d’Amministrazione di Umbra Acque spa e inviato ai Sindaci in previsione dell’Assemblea dei soci del 14.12.2011.

Ma la cosa che preoccupa più Umbra Acque è l’esito dei referendum: ” non è possibile seguire il modello di Napoli”, si dice ai soci, e se ACEA dovesse uscire dalla società bisognerebbe restituire la quota e pagare un lauto compenso per il mancato guadagno.

Siamo sicuri invece che non debba rispondere di inadempienza per il mancato rispeto del piano d’ambito e magari pagare qualche penale?

risposta documento UA

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intervista a radio wave

http://italiawave.com/al-ritmo-dei-nostri-passi/9467-acqua-cosa-sucede-in-umbria

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Il Comitato 2 Sì per l’Acqua Bene Comune – Magione

esprime la propria insoddisfazione per quanto deliberato dal Consiglio Comunale il 30
Novembre 2011 in merito all’ordine del giorno “Acqua Bene Comune”. Il documento approvato disattende la proposta del Comitato sottoscritta da oltre 200 cittadini magionesi nei giorni precedenti il referendum e
confermata dallo straordinario successo nel voto del 12 e 13 giugno 2011. Quanto deliberato è privo di qualsiasi efficacia, in particolare per l’omissione di alcuni punti fondamentali: Continued…

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ROMA, 26 NOV 2011

Il popolo dell’acqua italiano si prepara al Forum Alterntivo Mondiale dell’acqua di Marsiglia, dal 14 al 17 marzo 2012

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Al via in Umbria la campagna di obbedienza civile!

Al via in Umbria la campagna di ”obbedienza civile” per non pagare nella bolletta dell’acqua il  7% di remunerazione del capitale investito,cioè il profitto garantito per i gestori privati del servizio idrico.
Cosi ha deciso il popolo italiano con i referendum del 12 e 13 giugno.

La campagna parte sul territorio regionale con volantinaggi e punti di ascolto
– Perugia volantinaggio ai mercati di   Pian di Massiano e Ponte San Giovanni a ”terra fuori mercato”
– Marsciano centro commerciale
– Umbertide davanti alla coop
– Narni piazza del Mercato
– Orvieto – punto di ascolto presso Centro Documentazione Popolare – Via Megalotti,20.

La campagna di obbedienza civile sarà al centro della manifestazione nazionale del popolo dell’acqua che ci sarà a Roma il 26 novembre, Piazza della Repubblica ore 14.

Per il rispetto dell’esito referendario, per un’uscita alternativa dalla crisi.

Alto Tevere Massimo 333 9102499
– Provincia di Terni Oriana 349 3940084
– Marsciano e dintorni Luca 347 4016101
– Provincia di Perugia Michel 338 1912990
Elisabetta 333 7826433
E-mail acquapubblicapg@gmail.com

     scarica il volantino

scarica la locandina

 

 

 

 

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La Presidente della regione Umbria dice NO al ricorso!

La Presidente della regione Umbria  Marini ha detto che la regione NON
FARA RICORSO contro l’art 4 della manovra finanziaria del governo
Berlusconi in un suo intervento domenica scorsa in occasione
dell’assemblea regionale di legambiente.

Invocando un vuoto legislativo, che la conferenza stato-regione cercherà
di colmare, aspettando nuove norme, tutto per giustificare l’assenza
di posizione chiara sull’argomento.

Si va confermando cosi le scelte politiche del PD umbro, con a seguito
tutta la maggioranza di centro-sinistra, di continuare, sotto il loro
controllo, le privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici.

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