Lettera Aperta
Ai Sindaci dei Comuni dell’ATO 3 Umbria
Ai Consiglieri dei Comuni dell’ATO 3 Umbria
Al Presidente del Consiglio della Provincia di Perugia
Ai Consiglieri
All’Assessore Ambiente della Provincia di Perugia
Oggetto: Aumento delle tariffe ATO 3 Umbria.
Con riferimento all’aumento delle tariffe del Servizio Idrico, recentemente deliberate dall’Assemblea d’Ambito, si rappresenta quanto segue:
nell’anno 2006 l’Assemblea Consortile del ATO Umbria 3 (comune capofila Foligno), approva un nuovo piano d’Ambito contenente gli investimenti sul servizio idrico fino al 2032.
Il totale degli investimenti è di circa 105 milioni di € di cui solo 1.300.000 considerati urgenti.
Per questi interventi l’ATO ha fatto richiesta di finanziamento sia al Ministero dell’Ambiente che alla regione Umbria. Ma per la realizzazione di questo programma, l’ATO ha deciso di affidarsi alle banche, attraverso un sistema simile al Project financing (finanza di progetto). A questo punto il progetto deve risultare “bancabile” cioè la banca che finanzia deve avere la garanzia del rientro del prestito.
Gli effetti di tale operazione sono:
* impegni dei soci di VUS spa (gestore in hause dell’ATO 3 ), i comuni, a prestare garanzie reali sul finanziamento, tipo fidejussioni o altro;
* aumento delle tariffe di circa il 10% in funzione della “bancabilità” cioè della capacità di rimborso del finanziamento alla banca, più gli interessi ovviamente!
Nella tariffa sarà compreso il canone di depurazione anche per chi non è allacciato ad un depuratore, secondo il principio “ chi inquina paga”, in un primo momento inserito da questo governo nel decreto legge 208 art. 8, ma stralciato in fase di pubblicazione! (Quindi l’applicazione di questo principio è illegale! )
* verifica che non vengano fatturati minori mc di acqua di quelli previsti, nel qual caso si interviene sulle tariffe, secondo il principio “meno consumi più paghi”. Così se si adotteranno comportamenti finalizzati al risparmio idrico, si pagherà di più!
Continued…