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Sabato a Boschetto

(resoconto della Manifestazione del 24)
Ci alziamo di mattina presto con un tempo pessimo. Piove, fa freddo, ha nevicato sugli Appenini. Chi sa come andrà la manifestazione? Ci chiediamo mentre ci prepariamo.

Ma già dalla lettura della prima pagina del Corriere dell’Umbria, dove troneggia un trattore, si capisce che la giornata sarà un successo. Eravamo usciti persino sulla trasmissione Primo Piano di Rai3, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, giovedì 22 marzo: annunciare una manifestazione regionale su una rete nazionale due giorni prima aiuta eccome.

Arriviamo all’appuntamento verso le due e già ci sono tutti: la Digos da Roma a prendere le targhe dei mezzi chiedendo la patente agli autisti, la forestale a schierarsi a protezione dello stabilimento della Rocchetta, i pulmini della polizia parcheggiati lì vicino, gli incroci presidiati da i carabinieri, la polizia provinciale in grande uniforme, i questurini con telecamere per le riprese di rito.

Arrivano però anche i manifestanti, un migliaio, e formiamo una lunga carovana di oltre tre chilometri che, a passo d’uomo, con musica al seguito, distribuzione di volantini e grande concerto di clacson, si avvia verso Gualdo Tadino, bloccando di fatto la via Flaminia. «Visita» alla città, anche sotto le finestre del sindaco, quello propenso a regalare l’acqua di tutti a una mmmmmultinazionale come Rocchetta, per poi tornare su, verso Boschetto.

In tre ore abbiamo percorso circa dodici chilometri, per concludere con alcuni interventi e soprattutto con la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, sul piazzale di partenza.

La dopo-manifestazione può avere luogo solo al presidio, nella Casa dell’amicizia, a Boschetto, su per la montagna, proprio vicino al Rio Fergia, con vino e salsicce a volontà, a scaldarci a vicenda con i racconti personali di ognuno di noi, con la ferma convinzione rafforzata che da qui non passeranno.

Michel

Posted in COMITATO TUTELA RIO FERGIA, INCONTRI.