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report riunione coordinamento nazionale forum italiano dei movimenti per l’acqua

Roma, 18 gennaio 2008

Alla riunione erano presenti : Rete toscana per l’acqua, Abruzzo Social
Forum, Crap Roma, Coordinamento Comitati Lazio, Foro Contadino, Attac,
Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell’Acqua, Yaku, Fp Cgil, A
Sud.

La prima parte della riunione è stata dedicata alla discussione della bozza
di documento da inviare a tutto il movimento per l’acqua come strumento di
facilitazione della consultazione che si propone avvenga in tutti i
territori attraverso riunioni e assemblee dimensionate al livello più
consono per ciascuna realtà (territoriale, regionale, macro-regionale etc.).

La discussione ha evidenziato tre punti sostanziali per il 2008 di

consolidamento ed espansione del movimento per l’acqua : il rafforzamento
della capacità di proposta; il rafforzamento della capacità di mobilitazione
territoriale e nazionale; il rafforzamento della capacità di collegamento
tra i diversi soggetti (comitati, lavoratori, enti locali).

Il documento verrà inviato con messaggio successivo.

Qui se ne riassumono solamente le tappe con cui si propone di scadenzare il

lavoro :

a) gennaio – metà marzo 2008 : periodo di consultazione di tutto il

movimento per l’acqua;

b) 14 – 15 marzo 2008 : mobilitazione/presidio nazionale (14) davanti al

Parlamento per sostenere l’approvazione della legge di iniziativa popolare;
assemblea nazionale dei movimenti per l’acqua (15) a Roma;

c) metà marzo – fine giugno 2008 : costruzione dei forum regionali dei

movimenti per l’acqua;

d) ottobre 2008 : secondo forum italiano dei movimenti per l’acqua.

Si riassumono inoltre i gruppi di lavoro che si intendono proporre e a cui

si chiede a tutte le realtà di contribuire con le proprie competenze e
disponibilità :

a) gruppo di consulenza in campo giuridico, legale, amministrativo;

b) gruppo di costituzione dell’osservatorio nazionale sull’acqua;

c) gruppo di studio e controinchiesta sulle multiutilities;

d) gruppo di lavoro per la costituzione del coordinamento nazionale

enti locali per l’acqua pubblica;

e) gruppo di lavoro per la costituzione di una rete tra i lavoratori

dell’acqua pubblica;

f) gruppo di lavoro sui rapporti internazionali del movimento

dell’acqua

La seconda parte della riunione è stata dedicata alla vicenda toscana di

strettissima attualità, con il tentativo in corso di accorpamento tra tre
Ato, il cui unico denominatore comune è il socio privato, ovvero Acea.

Della vicenda l’insieme del movimento è quotidianamente aggiornato, per cui

in questa sede non si ricostruisce la vertenza.

La riunione ha deciso che, coerentemente con il documento prodotto che

segnala come in questo anno occorrerà riversare su alcune lotte territoriali
tutta la forza del movimento per l’acqua, la questione toscana assume valore
nazionale.

Si è quindi deciso da una parte di investire i livelli nazionali dei partiti

che appoggiano la legge d’iniziativa popolare (facendo loro chiaramente
intendere che il blocco dell’accorpamento Acea in Toscana è dirimente
rispetto ai rapporti con il movimento), dall’altra di organizzare per il 9
febbraio una iniziativa nazionale di assemblea e mobilitazione a Firenze,
che metta insieme lo specifico della vicenda toscana con una denuncia più
estesa degli interessi sul territorio nazionale di Acea, chiamando ad
interloquire anche i comitati delle altre regioni in cui Acea è presente
(Lazio, Campania, Umbria).

Dopo aver salutato con gioia la grande vittoria del Comitato di Nola

(grandi!), la terza parte della riunione è stata dedicata allo stato
dell’arte istituzionale dei provvedimenti di legge.

Anche su questo punto si è deciso di investire direttamente il livello

nazionale dei partiti che appoggiano la legge (considerando questo punto
altrettanto dirimente rispetto ai rapporti con il movimento), perché la
situazione è tutt’altro che rosea.

Oltre al fatto che la discussione della legge d’iniziativa popolare in

Commissione Ambiente della Camera, che doveva ripartire a gennaio, non è
ancora ricominciata (per cui siamo fermi all’unica seduta del 3 ottobre
scorso), il vero allarme arriva dal riordino normativo del decreto
legislativo n. 152 (decreto ambientale), rispetto al quale il Forum è stato
invitato a partecipare ad una riunione con il Ministero dell’Ambiente.

La parte del testo di riordino che riguarda l’acqua, predisposta dal

Ministero, e che, attraverso un iter complesso di passaggi fra Consiglio dei
Ministri, Commissioni parlamentari, Conferenza Stato-Regioni e Consiglio di
Stato, dovrebbe, pena decadenza, essere approvata entro il 31 marzo, è una
sostanziale presa per i fondelli dell’intero movimento per l’acqua.

Si ribadisce la rilevanza economica del servizio idrico e la remunerazione

del capitale nella tariffa, si ribadiscono le tre forme SpA di gestione,
aggravandole con una netta prevalenza della scelta della gara.

La posizione che abbiamo tenuto alla riunione e che abbiamo ribadito ai

partiti che hanno appoggiato la legge d’iniziativa popolare è che quel testo
non può essere in alcun modo approvato, per cui o lo si cambia radicalmente
assumendo i principi contenuti nella legge d’iniziativa popolare o, in caso
di mancato rinvio dei tempi di approvazione, lo si fa decadere (in questo
secondo caso, rimarrebbe in vigore la prima versione del Decreto Ambientale,
altrettanto pessima, ma diverrebbe più forte la necessità di intervenire con
una nuova normativa).

La quarta parte della riunione è stata dedicata alla proiezione europea ed

internazionale del movimento italiano dell’acqua. Si è relazionato sulle
riunioni che si sono in questo periodo tenute a Belem e a Bruxelles, e si è
deciso di avviare un percorso che abbia come direzione la costruzione di una
rete europea dei movimenti per l’acqua, in particolare verso il Forum
Sociale Europeo che si terrà in settembre in Svezia, e che veda il movimento
mondiale dell’acqua protagonista del Forum Sociale Mondiale che si terrà nel
gennaio 2009 in Brasile e del contro-forum sull’acqua che si terrà nel marzo
2009 a Istanbul.

Si è rilevato come in altri paesi europei non esistano allo stato attuale

movimenti per l’acqua paragonabili al nostro, quanto piuttosto una serie di
realtà e di vertenze a macchia di leopardo, che tuttavia chiedono
esplicitamente al movimento italiano di mettere a disposizione la propria
esperienza per aiutare la costruzione della rete europea.

Una prima decisione scaturita dall’incontro di Bruxelles è quella di

effettuare il prossimo incontro a fine febbraio in Italia, la qual cosa
darebbe anche all’insieme del movimento italiano la possibilità di conoscere
le realtà europee.

L’organizzazione dell’incontro è in divenire e verrà comunicata non appena

definita.

Si è anche deciso di proporre una partecipazione del Forum Italiano dei

Movimenti per l’Acqua in quanto tale al FSE di settembre, portando
l’esperienza complessiva che abbiamo prodotto, e chiedendo agli enti locali
che appoggiano il Forum di favorire il massimo di partecipazione dei
militanti dell’acqua al Forum Sociale Europeo.

Per quanto riguarda l’aspetto internazionale, si è marcata la necessità che,

poiché il Forum Sociale Mondiale del 2009 avrà come temi portanti l’acqua e
la terra, il movimento per l’acqua italiano si faccia promotore di un
percorso forte fra i movimenti internazionali e anche di stretta relazione
con le esperienze contadine –Sem Terra in primis- al fine di costruire
seminari e piattaforme che investano l’intero Forum Sociale Mondiale.

Per quanto riguarda il contro-forum sull’acqua di Istanbul, sono a buon

punto le relazioni con la rete curdo-turca dei movimenti per l’acqua e in
marzo, a Istanbul, si terrà il primo incontro internazionale di
preparazione, a cui parteciperà anche il Forum Italiano dei Movimenti per
l’Acqua.

Infine, la quinta parte della riunione è stata dedicata al consolidamento

della struttura organizzativa del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua,
rispetto alla quale è stata ribadita la volontà di riattivare immediatamente
la segreteria operativa e di affiancarla con un apposito ufficio stampa e
comunicazione.

In merito a questo, verrà a breve verificata la situazione finanziaria e

proposta una nuova raccolta quote contributo tra le reti, associazioni e
organizzazioni che compongono il Forum.

Il Coordinamento nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

  

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