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Assemblea ATI 3 Umbria: cos’è il decreto Ronchi?

Report dell’assemblea dei sindaci dell’ ATI 3 (Foligno, Spoleto e altri 20 comuni della media valle del Tevere) gestione ”in house” a totale capitale pubblico, affidata alla V.U.S. (valle umbra servizi) S.P.A. , di acqua, rifiuti, sanità, servizi sociali e turismo! in data 29 dicembre 2010 nel comune di Spoleto

presiede il Sindaco di Spoleto Sig. Benedetti assistito del direttore dell’ATI 3 il Sig. Galilei

Al prima punto dell’ordine del giorno figurava l’approvazione dell’aumento del 5% della tariffa +1% per l’inflazione, per l’anno a venire, che è stato votato subito visto che apparteneva alle decisioni precedente incluse nel piano d’ambito in corso. (ricordiamo che quel aumento annuo è programmato nel piano d’ambito in modo perpetuo!)

Si è cominciato anche a ipotizzare un altro aumento (la VUS SPA batte cassa!) per il prossimo triennio (dell’ordine di 3-4% annui che sommato al 6% diventano 10, che su 3 anni diventano 33% d’aumento della tariffa in bolletta!) per lavori urgenti richiesti da multi comuni riguardante la rete idrica e l’impianto di fognatura.
Dopo controlli su le varie ed effettive urgenze dei lavori richiesti, si vedrà come modificare il piano d’ambito e applicare i aumenti facendo in modo che coincidono con lavori effettivi per meglio farlo ”digerire” alle popolazioni …
Durante la discussione emergono pero dei punti da chiarire sulle effettive responsabilità tra sindaci e VUS SPA, visto che chi ordina i lavori sono i sindaci, chi le progetta è la VUS SPA, non presente su i territori però, perche poi appalta detti lavori a ditte che sub-appaltano al ribasso a loro volte, ecc…
Pero la responsabilità dei lavori riposa sempre sul sindaco che non ne ha piu il minimo controllo….
Di cui nascono addirittura denuncia tra sindaci e VUS SPA (ossia il loro braccio operativo!)….
Emergono anche situazioni critiche come le 700 famiglie di Spello che non sono allacciate alle reti fognarie…

Poi, passando all’argomento successivo ossia i rifiuti, si pone la questione di cercare di mettere in atto insieme alla regione il piano dei rifiuti in modo coordinato, realistico ed efficace.
In primo luogo, ci si felicità che il raggiungimento delle quote di raccolte differenziate per i prossimi anni siano state abbassate in modo che corrispondono a degli obiettivi piu realistici (e meno impegnativi!) da realizzare…
Inoltre si pensa di preparare un documento all’indirizzo della regione che chieda la costruzione piu veloce possibile dell’inceneritore per i seguenti motivi
1° la tragica situazione dell’ATI 3 dove la discarica di Sant’Orsolina è piena e di cui la capacità si esaurirà verso la metà del 2011, il che obbligherà l’ATI 3 a conferire i rifiuti a Orvieto con un aumento netto del 30% su la bolletta (il che non è molto se si paragona il costo per 4 persone su 100 m2 tra la VUS SPA, 220 E, e la GESENU SPA (ATI 1 e 2), 380 E!).
2° approfittare dell’occasione visto che , dopo il costo di 100 milioni e piu di costruzione, il costo del funzionamento raggiunge solo 10 milioni quando invece il ricavo dovuto alla produzione di energie sarà di 14 milioni con un guadagno di 4 MILIONI…. e quindi che sia il pubblico a gestire, costruire e ricavare….
3° in modo che venga meno l’eventualità, dichiarata dal assessore all’ambiente della regione, di cominciare ad usare i cementifici …..

Argomento successivo… Acqua pubblica!
Dopo avere evidenziato che la VUS SPA chiude il bilancio 2010 in sostanziale pareggio attorno alle 20 milioni di Euri, di cui 5,5 sono rappresentati dagli stipendi bloccati dal ministro Brunetta per il triennio 2011-2013 e quindi niente sorpresa da questo lato, che l’indagine sul gradimento del cliente dice che ben 86% degli intervistati sono soddisfatti del servizio, che secondo le tabelle ministeriali sugli investimenti nel servizio idrico l’ATI 3 è in buona posizione, si dichiara che bisogna evidenziare l’utilità che il Servizio Idrico Integrato rimani pubblico e quindi di redigere una delibera che ogni comuni approvi davanti alla propria giunta, in modo che anche l’ATI 3 si possa pronunciare nel medesimo senso!
Praticamente, però, nessuno accenna al problema posto da l’approvazione del decreto Ronchi che obbligherà di fatto l’ATI 3 a modificare le quote azionarie del gestore VUS SPA che diventerà fuori legge, cosi come è ora, il 31 dicembre 2011! O a creare un azienda speciale a totale controllo pubblico…..?

Continua poi con il bilancio della sanità… che vi risparmio!
Michel Drouin

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