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A Perugia, piovono denunce!

   Abbiamo appreso dai giornali che recentemente  37 persone tra studenti, ricercatori universitari e cittadini sono stati denunciati per la manifestazione di più di un anno fa contro la riforma dell’Università dell’allora ministro Gelmini, il cui indirizzo era chiaramente verso la privatizzazione,  attraverso la trasformazione in fondazioni contro il diritto allo studio sancito dalla costituzione.

Poco tempo fa 25 denunce sono arrivate a chi manifestava  alla stazione Fontivegge   contro la TAV, la grande opera in programma in Val di Susa,  utile solo ai profitti di chi la costruirà e per la quale sono stati requisiti terreni di proprietà e bloccati gli accessi dei cittadini, militarizzato un cantiere, mentre i cittadini con la  privatizzazione dei trasporti, si vedono  ridurre ogni giorno treni per i pendolari a favore di TAV costosissimi.

Tutto questo ci impone una riflessione: da una parte vediamo  tanta attenzione  da parte della legge   per uomini e donne che manifestano pacificamente per il rispetto di diritti fondamentali e per la vita, dall’altra c’è la  mancanza totale di attenzione del rispetto della Costituzione Italiana quando, nonostante sia stato vinto un referendum il 12 e 13 giugno scorso, che abrogava l’art. 23/bis sulla privatizzazione dei servizi pubblici (università, trasporti, acqua, rifiuti) e la remunerazione del capitale investito,  continuano indisturbati i percorsi di privatizzazione, non si modificano le tariffe del servizio idrico e si sacrificano  i diritti delle persone in nome della finanza mondiale.

Esprimiamo  solidarietà a tutti i denunciati.

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