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Acqua: a Gubbio un diritto negato

di Alessandro Morini:

In qualità di referente del Comitato Umbro Acqua Pubblica di Gubbio sono costretto ad intervenire per quanto accaduto nel Consiglio Comunale del 14/10/2014, dove all’ordine del giorno c’era un ODG presentato dal gruppo Consigliare del Movimento 5 Stelle inerente al sistema idrico gestito da Umbra Acque, in cui si riportava l’attuale situazione delle condotte idriche dell’acquedotto, gli investimenti programmati per gli anni futuri, gli interventi non eseguiti o in parte effettuati e la situazione creditizia che il Comune vanta nei confronti di Umbra Acque.

Dall’ordine del giorno si evidenziano dei dati allarmanti , infatti risulta che il sistema di condotte dell’acquedotto è formato da circa 6ooo ml di condotte in cemento amianto, 34000 ml costituiti da materiale da definire con perdite che si aggirano oltre al 40% oltre alla vetustità della maggior parte delle condotte fognarie ( età media circa 50 anni). Altro dato e l’inadeguatezza degli investimenti effettuati sia negli anni precedenti ( 2010-2012) e programmati per quelli successivi (2014-2016) , infatti sono stati programmati annualmente per gli anni a venire investimenti per circa 25.000 mila euro come interventi di manutenzione straordinaria . Questi importi sono del tutto insufficienti visti i gravi problemi che l’acquedotto presenta, visto che alcune zone non risultano fornite sia dal sistema acquedottistico che dal sistema fognario e inoltre sono sprovviste di depuratori.

Altro punto faceva riferimento a quanto evidenziato dal punto precedente , cioè che alcune zone del territorio eugubino non sono servite dal sistema idrico e si chiedeva al Comune di farsi carico delle spese di approvvigionamento idrico sostenute sia da famiglie che da attività agricole e turistiche, rifornimento che attualmente avviene attraverso un autobotte privata, per garantirsi durante i periodi estivi questo bene primario, essenziale sia per l’igiene che per la salute, spese che si aggirano tra i 120 e i 180 euro a viaggio . Nell’ordine del giorno si paventava la possibilità di attingere da parte del Comune a quei 600000 euro che Umbra Acque deve allo stesso , ma purtroppo quel credito che il Comune avanza non può né essere utilizzato e nè chiesto ad Umbra Acque per motivi a noi sconosciuti ma sopratutto indecifrabili. Ricordiamo che Umbra Acque nell’anno 2013 ha avuto un profitto di quasi tre milioni di euro. Però se un utente non paga la bolletta dopo il secondo sollecito la stessa Umbra Acque sospende l’erogazione dell’acqua.

Anzi l’amministrazione ha cercato di dare una spiegazione adducendo che questo credito è congelato , in quanto da affermazioni fatte dall’Ingegnere Santini durante la II Commissione del 10/10/14, si affermava che se Umbra Acque dovesse far fronte a tutti i crediti che i Comuni avanzano fallirebbe, e per far fronte a tale situazione avrebbe proposto una sorta di compensazione sui soldi che il Comune dovrebbe pagare per l’acqua consumata. Ci chiediamo dove si è visto che se un debitore non fa fronte al debito , questo gli viene “congelato” o fatta una compensazione? Chiedetelo a EquiItalia quanti congelamenti ultimamente ha fatto!!!! Chiediamo che si faccia chiarezza su questa situazione e che si pretenda quanto dovuto da Umbra Acque, senza se e senza ma .

Secondo noi questo ordine del giorno poteva e doveva essere accolto visto anche che molti , se non tutti i consiglieri della maggioranza, condividevano il senso e il fine dello stesso, ma purtroppo si sono barricati dietro un muro di ipocrisia tale da negare perfino un diritto fondamentale come l’acqua.

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