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Un’altro caso di distacco dell’acqua: Umbria acque sempre più arrogante!

resistenza acquaAbbiamo avuto notizia di un nuovo caso di chiusura del contatore ad un utente da parte di Umbra acque spa.
L’utente, considerato moroso, dice di non aver ricevuto nemmeno la raccomandata con l’avviso di distacco e che l’operatore è entrato nel condominio facendosi passare per un tecnico della lettura dei contatori.
L’acqua è un diritto umano fondamentale e ci sono numerose sentenze che in Italia che, riconoscendo l’acqua come un servizio essenziale quale è, dichiarano anche che non può essere staccata, nemmeno per morosità (Esempi: Decreto del Tribunale di Bari – 09/09/2004; Sentenza del Tribunale di Latina 31/10/2006; Ordinanza Tribunale di Enna, Provvedimento del Tribunale di Tempio Pausania, sezione staccata di Olbia, del 06-07-2012) sulla base del principio che “la sospensione della fornitura di un bene primario come l’acqua appare sproporzionato a fronte di un inadempimento pecuniario”, quindi il mancato pagamento della bolletta non è un motivo sufficiente all’interruzione di un servizio pubblico.

Eppure come è possibile esercitare un diritto se è nelle mani del mercato?

L’acqua non ha padroni ne proprietari, ma se qualcuno ha il potere di chiudere o aprire il rubinetto non è padrone solo dell’acqua ma anche della tua vita, e chi ha questo potere, come Umbra Acque spa, lo esercita con arroganza e prepotenza in nome del profitto che deve incassare.

L’utente, naturalmente ha sporto denuncia alla stazione dei Carabinieri di Gubbio.
Nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti.
Fuori i profitti dall’acqua!

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