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E I SOLDI NON CE LI VOGLIONO RIDARE!

Via del lavoro 29

Sede Comitato Umbro Acqua Pubblica

Con la complicità dell’assemblea dei   Sindaci degli ATI 1 e 2, Umbra Acque SPA incamera profitti alle spalle dei cittadini!

– nella tua bolletta è ancora applicata la remunerazione del capitale investito e non la vogliono togliere 8referendum del 12 e 13 giugno 2011 e sentenza Corte Costituzionale del 20 luglio 2012;

– hanno percepito e lo stanno facendo tuttora, i canoni della depurazione a chi non è servito da depuratore e non ti dicono che devono restiturti quanto già incassato (Decreto Ministeriale n. 102 del 30.9.2009);

ti hanno fatto pagare l’adeguamento del deposito cauzionale anche se era illegittimo e non te lo rimborsano (sentenza Tribunale di Perugia del 16/3/2012)

QUINDI CONTROLLA LA TUA BOLLETTA E RICORDATI CHE PUOI RIDURRE LA BOLLETTA DEI SOLDI CHE IL GESTORE TI DEVE! RECLAMARE E’ UN TUO DIRITTO FALLO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!

per informazioni contatta il Comitato Umbro Acqua Pubblica

punto d’ascolto a Perugia, in via del Lavoro, tutti i mercoledi dalle 17,30 alle 19,30. tel.  e fax 075.5057404 – Michel 3381912990- Elisabetta 333 7826433.

Bottega il Ponte Solidale – Ponte San Giovanni, via San Bartolomeo 50. 

Alto Tevere Massimo 333.9102499; Marsciano – Luca 347 4016101; Gubbio – Antonio 338 3048081; Magione – Massimiliano 340 3737948;

PARTECIPA ANCHE TU SE VUOI CAMBIARE LE COSE!

 

Posted in INIZIATIVE.


ATTIGLIANO DA PIU’ DI 10 GIORNI SENZA ACQUA POTABILE

Come utenti del servizio idrico residenti ad Attigliano intendiamo richiedere un risarcimento economico e dei miglioramenti del servizio al Servizio Idrico Integrato di Terni.

I disservizi a cui ci riferiamo sono molteplici: nei primi giorni di settembre sono stati fatti diversi lavori di manutenzione, come risultato l’erogazione dell’acqua era discontinua e il liquido risultava non trasparente. Di questi lavori non è stata data nessuna informazione agli utenti.

Il giorno 8 settembre l’erogazione dell’acqua è stata sospesa per tutto il giorno e nei giorni successivi ripristinata a tratti dopo numerosi solleciti al numero verde.

Il 2 ottobre una comunicazione scritta con pochi volantini sparsi per Attigliano avvertiva che l’erogazione sarebbe stata sospesa dalle 8 alle 14, mentre in realtà la situazione è tornata alla normalità dopo le 20. Diversi cittadini, famiglie con bambini e anziani hanno dovuto acquistare l’acqua minerale al supermercato per lavarsi e cucinare. Inoltre alla sera il colore dell’acqua era fucsia.

Il giorno 5 ottobre, durante la mattinata, l’acqua fuoriusciva dai rubinetti di colore viola (dimostrabile da foto).Dopo qualche ora un’auto della Polizia Municipale avvertiva tramite un megafono di Continued…

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ATI4 – BASTA CON LE PRESE IN GIRO!

 Perdite dell’acquedotto oltre il 45%, tariffe tra le più care in Italia, inquinamento di arsenico questi sono i risultati della gestione privata del SII di Terni.
Già nel 2010 il Comitato di Vigilanza delle Risorse Idriche aveva rilevato irregolarità nella tariffa visto che venivano imputati costi non previsti dal metodo normalizzato, compresi circa 6 milioni di euro per diseconomie registrate nella gestione pregressa che a conti fatti hanno aggravato la tariffa di circa l’11%. Il TAR dell’Umbria aveva dato ragione all’organo ministeriale con la sentenza 161/2010.  In sostanza, l’Assemblea dei Comuni dell’ATI 4 mette in tariffa tutto quello che il SII (gestore) gli chiede!
Ma non bastano le prescrizioni già ricevute dal CONVIRI e una sentenza del TAR Umbria che le accoglie parzialmente. La delibera delle tariffe 2012 a proposito della remunerazione del capitale investito è un’ulteriore presa in giro dei cittadini riproponendo quasi  lo stesso giochino- togliamo la remunerazione del capitale investito, che incide in tariffa circa il 6,22% ma la aumentiamo  della stessa percentuale a causa del mancato ricavo dovuto alla diminuzione dei consumi!
I cittadini risparmiano acqua e vengono premiati con aumenti tariffari. Continued…

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AZIONE! AZIONE! AUTORIDUZIONE!

Si riparte da Arezzo!

http://youtu.be/N0o9UIAh8OY

Manifestazione cittadina , il 22 settembre 2012, all’occasione del rinnovo del AD di Nove Acque SPA, gestore di Arezzo che non toglie il profitto dalla tariffa neanche un anno dopo il referendum. AZIONE! AZIONE! AUTORIDUZIONE!

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Si riparte da … Arezzo!

Manifestazione cittadina , il 22 settembre 2012, all’occasione del rinnovo del AD di Nove Acque SPA, gestore di Arezzo che non toglie il profitto dalla tariffa neanche un anno dopo il referendum. AZIONE! AZIONE! AUTORIDUZIONE!

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La scomparsa di Michelangiolo Bolognini, medico per la salute

Michelangelo Bolognini

PISTOIA. È improvvisamente scomparso, il 25 agosto 2012, il dottor Michelangelo Bolognini, coordinatore del Gruppo Operativo Attività Produttive, la struttura interdisciplinare del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Pistoia, che costituisce l’interfaccia fra l’azienda e le Amministrazioni Comunali e i Suap.

Il suo particolare impegno per le denunce sull’inquinamento dell’acqua in una pubblicazione recente in ambito internazionale:

I cancerogeni nelle acque per uso umano

La presenza di sostanze cancerogene nelle acque destinate per uso umano è rilevante sia per il suo uso diretto come alimento, sia per la possibile contaminazione di altri alimenti.
Sostanze cancerogene si possono ritrovare nelle fonti di approvvigionamento per origine naturale, o per inquinamento……

http://www.aiom.it/C_Common/Download.asp?file=/doc/upload/Ambiente_e_Tumori_17_10_11.pdf

 

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La volontà espressa dal popolo attraverso il referendum deve essere rispettata: FUORI LE SPA DAI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI! NO AL PROFITTO SULL’ACQUA!

Via del lavoro 29

Sede del Comitato Referendario ACQUA 2 SI

Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 199/2012 depositata il 20 luglio, a seguito di vari ricorsi presentati da alcune regioni,  promossi dai giuristi Alberto Lucarelli e Ugo Mattei,  tra gli estensori dei quesiti referendari, attraverso le pagine del “Manifesto”. La sentenza dichiara l’illegittimità costituzionale dell’intera disciplina dei servizi pubblici locali introdotta dopo il referendum del 13 giugno 2011 dai governi che da un anno a questa parte hanno obbedito al diktat della BCE e FMI.

Una sentenza che conferma in pieno quanto il Comitato Umbro Acqua Pubblica stà mettendo in pratica nella regione, così come tanti altri comitati di cittadini in Italia, con la campagna “ Il mio voto non conta?e io ti restituisco la tessera elettorale” che prevede la restituzione delle tessere elettorali al Presidente della Repubblica Napolitano, e, con la campagna di “obbedienza civile”, cioè con l’autoriduzione della bolletta del profitto dei privati che per l’ATI 1 e 2 dell’Umbria, nel 2012, corrisponde al 15,82%. Sempre di più sono gli utenti in Umbria che aderiscono alla campagna, nonostante gli ATI abbiano fin’ora ignorato i risultati referendari, approvando delibere contenenti la remunerazione del capitale investito (come l’ATI 1 e 2), o mascherando tale componente in tariffa (ati 4), mentre per l’ATI 3 non si hanno i dati, visto che non viene pubblicata la composizione tariffaria ma solo l’estratto.

Intanto la cattiva gestione delle SPA è sotto gli occhi di tutti: Umbra Acque SPA ammette il mancato rispetto del piano d’ambito, ma già nella revisione triennale del piano d’ambito 2009-2011 (pag. 58) ha ottenuto un finanziamento per un costo complessivo di circa 30 milioni di € per ripianare le perdite, facendolo gravare sulle tariffe per i prossimi 20 anni, tra i costi operativi, contro la normativa tariffaria.

Anche il SII scpa fa pagare agli utenti dei comuni della provincia di Terni, oltre al 7%, il mutuo di circa 17 milioni di € per ripianare le perdite. Su di esso esiste un contenzioso e si attende l’esito della sentenza del consiglio di stato.

Nonostante ciò le politiche della regione continuano ad ignorare i risultati referendari. Si progetta l’ATI unico ma non si programma l’uscita dei privati ACEA (Suez Caltagirone) presenti in Umbra Acque SPA; il colosso inglese Severn Trent Water e la Omnia srl presenti nel SII Terni scpa.

Tutto fermo invece per l’ATI 3 Foligno che potrebbe andare ad una gestione pubblica e partecipa subito, visto che non sono presenti privati.

Ma la volontà popolare non può essere ignorata! Anche questa regione dovrà iniziare a fare i conti con la sentenza della Corte Costituzionale, che ad un anno dai referendum ci rinnova la vittoria!

 

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IN UMBRIA E’ CRISI IDRICA! MA I CONTI NON TORNANO!

Da pochi giorni il Ministero dell’Ambiente ha deliberato lo stato di emergenza idrica per l’Umbria, come richiesto dalla  Regione che a sua volta  ha deliberato il proprio Piano. 7,5 milioni di € sono stati stanziati per essere utilizzati con la logica dell’emergenza “velocizzare procedure ed investimenti e quindi  fronteggiare più efficacemente la crisi”, afferma soddisfatto l’Assessore Rometti, anche se ciò naturalmente comporterà  incarichi diretti, senza gare, minori controlli. I finanziamenti verranno concessi agli ATI e di conseguenza ai loro gestori, società private che   hanno esse stesse dichiarato di non aver rispettato i piani d’ambito Continued…

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I GESTORI DEL SERVIZIO IDRICO IN UMBRIA RESTITUISCONO LA QUOTA FOGNATURA E DEPURAZIONE AGLI UTENTI NON SERVITI DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 335/2008. MA SOLO SU RICHIESTA!

Le utenze Umbre non depurate sono circa 34000 nell’ATI 1 e 2 e circa 2500 nell’ATI 4, mentre l’ATI 3 non pubblica ne gli elenchi ne il piano tariffario completo! I gestori del Servizio Idrico dovranno restituire il canone depurazione e fognatura pagato nei 5 anni antecedenti la sentenza alle utenze non servite da depuratore.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione del fallimento della gestione privatistica dove i privati con i loro investimenti, dovevano superare le inefficienze del pubblico. Ma i fatti hanno dimostrato ancora una volta il contrario!

Infatti gli investimenti previsti dai piani d’ambito non sono stati realizzati, ma sono stati fatturati nelle bollette canoni per un importo stimato di circa 4 milioni di € che ora, dopo la sentenza della Corte Costituzionale dovranno restituire agli utenti, così come si continua a fatturare la remunerazione del capitale investito (15,82% sull’ATI 1 e 2 e circa il 7% sull’ATI 4), abrogato da un’altra sentenza della Corte Costituzionale dopo la vittoria dei referendum del 2011, dopo un anno ancora ignorati ma applicati direttamente con la campagna di ”obbedienza civile”.

INVITIAMO QUINDI GLI UTENTI A CONTROLLARE SE SI E’ INSERITI NEGLI ELENCHI PUBBLICATI SUI SITI DEI GESTORI (Umbra Acque, SII Terni e VUS) E LE BOLLETTE DEL SERVIZIO IDRICO PER VERIFICARE LA CORRETTEZZA DEI PAGAMENTI, NONCHE’ AD INVIARE LA RICHIESTA DI RIMBORSO E/O CONTESTAZIONE.

Approfondimenti Continued…

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BUON COMPLEANNO, REFERENDUM!

Mercoledì 13 giugno 2012… un anno dopo!

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