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FAME… contro l’acqua in bottiglia!

Intervento di Elisabetta De Persio al seminario “l’accaparramento della risorsa acqua (in bottiglia)” durante il Forum Alternativo di Marsiglia, il venerdì 16 marzo 2012.
Elisabetta riporta l’esperienza del Comitato Tutela Rio Fergia e della sua lotta contro la concessione data dalla regione Umbria alla Rocchetta per prelevare enormi quantità d’acqua da imbottigliare.

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Grande partecipazione e coinvolgimento da tutto il mondo al FAME di Marsiglia 14-17 marzo2012

A cominciare dal gruppo dei media attivisti che si è istallato già dal martedì, giorno precedente l’inaugurazione, che ha documentato con video e foto i seminari e gli eventi della 3 giorni di mobilitazione globale per dire no alla privatizzazione dell’acqua, no allo sfruttamento delle acque minerali e all’accaparramento della risorsa per il profitto e si al diritto all’accesso all’acqua sana e pulita per tutti gli esseri viventi.

Già dall’apertura si sono visti grandi numeri dei partecipanti al FAME rispetto al forum ufficiale delle multinazionali  e dei governi privatizzatori che si svolgeva nei palazzi della stessa città, che, a giudicare dai pasti serviti,  è stato boicottato dalla metà degli iscritti ufficiali, e ignorato da Sarkozi che avrebbe voluto farne la vetrina della grandeur francese, nonche il trampolino di lancio della sua campagna alle prossime elezioni presidenziali.

Diverse le tematiche affrontate nei due giorni di seminari: l’acqua in agricoltura, la privatizzazione del servizio idrico, l’accaparramento delle risorse per scopi industriali, il problema delle miniere in America Latina che consumano e distruggono  irreversibilmente interi bacini acquiferi, il problema dello sfruttamento industriale delle acque minerali che in Cina sostituiscono il servizio idrico, visto che nei rubinetti arriva sporca,  in Indonesia la Danone prosciuga interi fiumi così come  in Italia la Rocchetta e la Nestlè prelevano per emungimento milioni di litri di acqua all’anno per i loro super profitti distruggendo il territorio e sottraendo  l’acqua alle popolazioni. Si è parlato di come le multinazionali (es. Nestlè) si appoggiano a governi consenzienti e alle organizzazioni globali per fare profitti. Grande interesse è stato  espresso nei diversi seminari per il risultato del referendum italiano che ha detto no alla privatizzazione dell’acqua, ma è stato ricordato che la battaglia in Italia non  è  conclusa, visto che il referendum non ha ancora trovato applicazione e che la mobilitazione continua con la Campagna di Obbedienza Civile!

Nella plenaria conclusiva è stata messa in discussione la bozza di carta finale e richiesta l’integrazione di argomenti discussi nei seminari, comunque  tutti potranno ancora fare integrazioni e commentare per altri 15 giorni, prima della stesura della versione definitiva.

Al grido di ‘’Eau source de vie, pas de profit’’ si è aperta  la grande manifestazione di sabato pomeriggio, alla quale hanno partecipato movimenti da tutto il mondo. Presente anche una delegazione no-tav accolta con molto calore dal popolo dell’acqua con il  grido ‘’siamo tutti della ValSusa’’, a ribadire la vicinanza tra il NO alla TAV e il No alla privatizzazione dell’acqua, entrambe frutto delle  logiche di profitto che  ci stanno governando  passando sopra i diritti umani, la tutela dei territori, il rispetto delle comunità locali e facendo  pagare a donne e uomini i costi di una crisi economica provocata dalle stesse   multinazionali e  finanziarie che ne traggono i profitti!

 

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DIARIO DEL PRIMO GIORNO

Continued…

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Marsiglia 2012 – FORUM ALTERNATIVO MONDIALE DELL’ACQUA

Si è aperto ieri mattina il World Water Forum di Marsiglia, questa è la sesta edizione di una vergognosa pagliacciata dove le multinazionali riuniscono sotto l’ombrello degli organismi internazionali i rappresentanti di tutto il mondo per dirci che l’acqua è il grave problema per il pianeta e non fornire soluzioni. Ovvio, le soluzioni andrebbero contro i loro interessi economici.

A Marsiglia tutte le banche sono tappezzate di pubblicità del Forum. Le banche sponsor del diritto all’acqua? Marsiglia ha investito 6 milioni di Euro per organizzare questo evento che è cominciato con un flop. Sarkosy ha disertato la cerimonia di apertura. Il pranzo ufficiale prevedeva 3000 invitati ( che avevano già pagato ) e se ne sono presentati 1500.

I movimenti di tutto il mondo che combattono per l’acqua hanno organizzato un contro forum, seminari dibattiti incontri fatti da chi davvero ha a cuore il diritto all’acqua. http://www.fame2012.org/en/ , guardati a vista da un imponente dispiegamento di forze armate.

E’ POSSIBILE SEGUIRE IL PROGRAMMA DEI SEMINARI IN STREAMING

Venerdì 16 alle 10.00 ci sarà un seminario sulle acque minerali dove Lorella Lari del Forum Bergamasco dei Movimenti per Acqua e Elisabetta de Persio del Comitato Umbro Acqua Pubblica parleranno di S.Pellegrino e Rocchetta .

Intanto ieri ci sono stati i primi fermi, tra cui 2 italiani.  Gli attivisti sono poi stati rilasciati.

 

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Marsiglia 2012 – FORUM ALTERNATIVO MONDIALE DELL’ACQUA

Sessione di apertura mercoledi 14 marzo alle 18, con tutti WS giovedi e venerdi per finire in bellezza sabato mattina fino alle 13.

link streaming

http://www.ustream.tv/channel/fame-extended

il programma delle trasmissioni
– Mercredi 14 Mars 18h00 – 21h00
Plénière d’ouverture

– Jeudi 15 Mars 10H00 – 12H30
Eau et assainissement dans les grandes villes du Niger et du Burkina Faso

– Jeudi 15 Mars 13H00 – 15H30
Accès des Roms à l’eau et à l’assainissement et à l’hygiène

– Jeudi 15 Mars 15H30 – 18H00
Eau et Santé

– Jeudi 15 Mars 18H30 – 21H00
Session sur l’implémentation du droit à l’eau

– Vendredi 16 Mars 10H00 – 12H30
Education à l’eau et média

– Vendredi 16 Mars 13H00 – 18H00
Economie, politique, droit, culture et sciences sociales: questions relatives à l’eau et alternatives

– Vendredi 16 Mars 18H30 – 21H00
Session sur eau, économie verte et Rio+20

– Samedi 17 Mars 9H00 – 13H00
Session sur le futur du mouvement de l’eau
Session de clôture

Bonne streaming vidéo et merci à AttacTV qui se charge de la partie technique.

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Gli ATI dell’Umbria approvano la tariffa 2012, in base al piano d’ambito, senza escludere la remunerazione del capitale investito.

I referendum dello scorso 12 e 13 giugno in questa regione continuano ad essere ignorati, così come vengono ignorate le numerose contestazioni delle fatture dell’acqua e le autoriduzioni di pagamento. Infatti già da novembre sono partiti i pagamenti ridotti del servizio idrico del 14,35 %, tale è il calcolo di remunerazione del capitale investito che incide sulla tariffa applicata da Umbra Acque.

Nonostante ciò, sempre più cittadini stanno aderendo alla campagna di obbedienza civile!

Infatti, come affermano Giuristi Costituzionalisti, il Referendum è immediatamente applicabile, dichiarato dalla Corte Costituzionale e da un Decreto del Presidente della Repubblica e, per questo, i contratti si debbono adeguare immediatamente ad esso, è per questo che nè l’Assemblea dei Sindaci, né Umbra Acque obbediscono alla legge, mentre lo fanno i singoli cittadini che si autoriducono la bolletta.

Anche per il 2012 quindi ci stiamo preparando a pagare la giusta tariffa dell’acqua, viste le recenti delibere delle Assemblee dei Sindaci, ad esempio, dell’ATI 1 e 2 che aumentano la tariffa oltre quella prevista come massima consentita dal piano d’ambito nonostante sia palese l’inefficienza del servizio e il mancato rispetto del piano degli investimenti.

Nel frattempo Umbra Acque continua a battere cassa per aumentare i profitti e coprire i costi della già dichiarata cattiva gestione, infatti l’Assemblea dei Sindaci delibera sui pozzi privati, imponendo l’installazione del contatore a carico dell’utente, la quota fissa e i canoni di depurazione e fognatura sui prelievi dal pozzo, anche se i privati utilizzano l’acqua per l’irrigazione!

L’ATI 3 prosegue con il nuovo piano tariffario (che ancora, nonostante le richieste, non è stato reso noto) comprensivo degli interessi per la bancabilità per accedere al project financing e consegnare definitivamente il servizio idrico nelle mani delle banche, e aumenta la tariffa di un ulteriore 6,55%.

Ben più originale è l’ATI 4 che, pur riconoscendo ufficialmente la validità dei referendum, mantiene inalterata la tariffa già prevista dal Piano d’Ambito. E oltre il danno (l’aumento varia dal 6,22 all’8% e oltre) la beffa, perché finge di azzerare la remunerazione del capitale investito (o si sono sbagliati a fare il conto?). E impugnano la sentenza del TAR Umbria che dichiarava illegittime le voci in tariffa relative ai mutui e agli interessi accesi per ripianare le perdite degli anni precedenti così che si perde ancora tempo in attesa della decisione del Consiglio di Stato.

Per informazioni contattare i referenti territoriali

Alto Tevere Massimo 333 9102499- Provincia di Terni Oriana 349 3940084- Marsciano e dintorni Luca 347 4016101Gubbio Guendalina 3398641548 – Provincia di Perugia Michel 338 1912990 – Elisabetta 333 7826433

http://acquapubblica-umbria.noblogs.org/ e-mail acquapubblicapg@gmail.com

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TARIFFE 2012… stangata!

l'acqua si trasforma in soldi

l'acqua si trasforma in soldi

 

 

Sono state votate dagli ATI le tariffe Acqua per il 2012!

Si tratta i aumenti oltremisura e del referendum non c’è traccia nel calcolo.

 

 

ATI 1 E 2

Presidente il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti, PD per ATI 1 e

Presidente il Sindaco di Perugia Vladimiro Boccali, PD per ATI 2

 

Delibera ATI 1 e 2 tariffe 2012

Dopo l’assemblea del 15 feb, viene licenziata una delibera che evidenzia palesemente che l’esito referendario dice chiaramente che va abolita la Remunerazione del Capitale Investito (RdCI), però visto che nessuno l’ho ha ancora fatto, non ci sono direttive dall’alto e che gli investimenti vanno fatti(però solo quelli che decide utili ad Umbra Acque SPA!), si applica tranquillamente gli aumenti previsti dal piano d’ambito, senza cambiare una virgola …..ma… per togliersi ogni responsabilità finanziaria in quanto riguarda il famoso 7% si da delle direttive che fanno ricadere quella responsabilità finanziaria sul gestore!

Tanta roba anche su i pozzi , dove Umbra Acque SPA, sempre alla ricerca di introiti e di liquidità, ha cominciato a richiedere gli arretrati (5 anni) per la depurazione, ha chi a denunciato pozzi, basandosi sul numero di componenti familiari (stime vecchie piu di 10 anni) , anche magari a chi annaffia la lattuga…. risultato: a Tuoro sul trasimeno, 35% delle famiglie si è visto arrivare una bolletta, in media aumentata di 450 Euri alla fine del 2011! Ed è solo un esempio….

La tariffa viene comunque aumentata ( tariffa media 1,5511 E nel 2012 !) in modo illecito rispetto al piano d’ambito che prevedeva per il 2012 una tariffa media massima di 1,53 E, che dovrebbe essere consentita solo in caso di efficienza del servizio oltre che al completamento degli investimenti programmati (il che non è avvenuto!) .

 

ATI 4

presidente sindaco di terni Leopoldo di Girolamo, PD

delibera ATI 4 Tariffa 2012

Nel mese di dicembre si è votato la direttiva della tariffa, approfittando della sospensione della sentenza del TAR da parte del Consiglio di Stato, che evidenzia anche questa che la RdCI va eliminata come da referendum! Ma dopo 11 pagine di prove, tabelle fittizie e ciarlatanerie, nelle 3 righe si dice: intanto facciamo come ci pare e applichiamo il massimo degli aumenti permessi dal piano d’ambito per l’anno 2012! e visto che con uno strano gioco, si applica l’inflazione sull’inflazione, si arriva a 8% di aumento!

Rimangono quindi nella tariffa tutte quelle voci giudicate illecite dal CONVIRI e segnalate come improprie dal TAR!

Fra l’altro scopriamo, sempre da quel documento, che ai loro amici imprenditori non fanno pagare la depurazione…. anche se lo potevano fare gia dal 2007, e che devono ancora accertare (sono gia 10 anni che il gestore si è installato!) di quali tipi di scarichi industriali si parli.

 

ATI 3

Presidente Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, PD

delibera ATI 3 Tariffa 2012

Qui tutto bene; visto che è una gestione “in house”, si occulta la data dell’assemblea dei sindaci e si nega al comitato di Foligno dopo 3 mesi di richiesta scritta, i documenti riguardanti la composizione della tariffa.

Dopo pubblicazione della delibera votata il 2 febbraio, si constata l’aumento in bolletta come da piano d’ambito anche qui, del 6,55% applicando anche li l’inflazione sull’inflazione tranquillamente; ripetendo che “qui non c’è la RdCI!” ma negando di fatto l’accesso alla composizione reale della tariffa!

 

 

 

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DOMENICA 19 FEBBRAIO – ore 16.30 IL REFERENDUM NON SI TOCCA ! GIU’ LE MANI DALL’ACQUA ! ASSEMBLEA CITTADINA PER L’ACQUA PUBBLICA Centro Socio Culturale degli Anziani – Orvieto Scalo

Il 12 e 13 giugno 2011, il voto referendario di ben 28 milioni di cittadine e cittadini italiani di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese: servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia.

Chiara è stata la risposta dei cittadini:
NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d’interesse generale, a partire dalla gestione dell’acqua ma non solo, NO ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.

Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al centro l’essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria !!!

I governi che si sono succeduti, incluso l’attuale governo Monti, non hanno ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull’acqua, bensì in più di un’occasione hanno tentato di riproporre in altra forma la sostanza delle norme abrogate. Tutto ciò rappresenta una chiara violazione della Costituzione poiché il popolo italiano si è pronunciato con referendum contro l’affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione è vincolante per almeno cinque anni, come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte Costituzionale. Continued…

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Emendamenti “bipartisan” puntano a rimettere sul mercato i servizi idrici, nonostante l’esito opposto del voto. A guidare l’assalto al Senato, Enzo Ghigo (Pdl) e i democratici Morando e Bosone di Andrea Palladino

Emendamenti “bipartisan” puntano a rimettere sul mercato i servizi idrici, nonostante l’esito opposto del voto. A guidare l’assalto al Senato, Enzo Ghigo (Pdl) e i democratici Morando e Bosone

Negli emendamenti al decreto privatizzazioni presentati in Senato nei giorni scorsi si nasconde il tentativo – sostenuto soprattutto dal Pdl – di riproporre, ancora una volta, la privatizzazione dell’acqua. La discussione sul pacchetto Monti – che dovrà essere convertito in legge nei prossimi giorni –  è la ghiotta occasione per garantire ai grandi gruppi multinazionali dei servizi, veri giganti finanziari, l’apertura del mercato italiano dei beni comuni. Continued…

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Obbedienza Civile al Tg3 regionale

Estratto del telegiornale regionale di Rai 3 delle 14 e 30 di sabato 7 gennaio 2012

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