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“La storia di GUALDO TADINO” potrebbe cambiare per sempre!

Dopo 35 anni i GUALDESI si riappropriano della gestione della propria montagna!!! Continued…

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IL PRIVATO GESTISCE COSI’? SONO BUONI TUTTI…

DAL COMITATO NARNESE PER L’ACQUA PUBBLICA

Malgrado il risultato del referendum del 12 e 13 giugno ne decreti il taglio, di fatto l’ATI4 (che è il consorzio di tutti i Comuni della Provincia di Terni) continua a calcolare sulla bolletta dell’acqua un 7% per la remunerazione del capitale investito. Ma c’è di più…

Sfogliando il Piano d’Ambito dell’ATI4 e i bilanci del SII si legge, per fare solo un esempio, che sulle nostre bollette sono tranquillamente caricati anche i mutui contratti dall’ATI4 per ripianare le perdite che il Sii, gestore del servizio idrico integrato, ha accumulato nei passati esercizi. E parliamo di una cifretta di 17 milioni (di euro)

Guarda caso le bollette del Ternano sono le più “salate” dell’Umbria e sono messe molto bene anche nella graduatoria nazionale. Continued…

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Lettera alla Presidente Catiuscia Marini

Gentile Presidente,

il comitato umbro acqua pubblica formato da decine  di associazioni regionali è  attivo sul territorio  ormai dal 2006 quando si costituì insieme a centinaia di altri comitati in Italia per promuovere la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico presentata in Parlamento da oltre 400.000 firme di cui circa 6.000  cittadini umbri.
Il principio di base di tale legge è che l’acqua e il servizio idrico sono un diritto umano fondamentale, Continued…

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Napoli come Parigi, l’acqua è di nuovo pubblica!

Il Comitato Umbro Acqua Pubblica si unisce al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e al Comitato Acqua Pubblica Napoli nel salutare con gioia e soddisfazione il voto del Consiglio Comunale di Napoli che ha approvato, sostanzialmente all’unanimità, la trasformazione dell’azienda “Arin S.p.a.” in “Acqua Bene Comune Napoli”, un ente di diritto pubblico che gestirà le risorse idriche. Continued…

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Il Comitato Umbro Acqua Pubblica ritiene insoddisfacente l’integrazione dello Statuto Regionale

Via del lavoro 29

Sede del Comitato Referendario ACQUA 2 SI

così come approvata dalla Commissione Consiliare per le riforme statutarie e regolamentari.

Il testo approvato non recepisce il senso della battaglia che in Italia si sta svolgendo da un decennio e che si è concretizzata nel vittorioso referendum di giugno scorso, quando oltre 27 milioni di cittadini hanno chiaramente espresso la propria volontà contro la logica del profitto e della privatizzazione dei servizi pubblici ed in particolare di quello idrico, che si sarebbe concretizzato dichiarando il servizio idrico di interesse generale e prevedendo una gestione attraverso un ente di diritto pubblico con un organismo di partecipazione diretta dei cittadini così come era riportato nella proposta del comitato. Continued…

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report assemblea regionale del 12 ottobre

Continued…

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Bettona: processo CODEP richiesta la condanna del Sindaco, il vice e la giunta!

bettona 4 giornali – chiesta condanna per sindaco vice e giunta 13-10-2011

Nel link la rassegna stampa della vicenda sui reflui degli allevamenti dei suini a Bettona

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PROPOSTA DI MODIFICA DELLO STATUTO REGIONALE UMBRO

La Regione Umbria riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e garantisce che la proprietà e la gestione della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili. Continued…

Posted in ACQUA SALUTE E AMBIENTE, GENERAL, INIZIATIVE, MATERIALE, MODIFICHE DEGLI STATUTI COMUNALI IN UMBRIA.


No al pagamento della maggiorazione del deposito cauzionale!

 Umbra Acque triplica il deposito cauzionale sulle utenze morose.

 

Il 14 luglio la Corte di Cassazione ha  proclamato la vittoria dei Sì ai referendum del 12 e 13 giugno. I due quesiti sull’acqua sono quelli che hanno registrato il più alto numero di votanti, (27.689.455 il primo, 27.690.714 il secondo) e il maggior numero di Sì (25.931.531 il primo, 26.127.814 il secondo).

Mentre  il  Comitato chiede a tutti gli Ambiti Territoriali Integrati ed ai Sindaci Umbri di ottemperare immediatamente a quanto abrogato dai quesiti referendari, predisponendo gli atti necessari a togliere “l’adeguata remunerazione del capitale” dalla tariffa e ad avviare percorsi di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, Umbra Acque trasforma il deposito cauzionale sulle utenze in una sorta di “tassa punitiva” per i ritardatari dei pagamenti, in aggiunta naturalmente degli interessi di mora!

Chi paga, anche  con pochi  giorni di ritardo, è obbligato  a versare oltre agli interessi di mora previsti,  un deposito cauzionale triplicato, non previsto dal contratto iniziale di allaccio chi ha pagato anche con un solo giorno di ritardo la bolletta, forte del fatto che nel caso dell’acqua non si può recedere dal contratto, visto che non si può ne vivere senza acqua, ne scegliere il gestore!

In realtà questa “specie di tassa punitiva” non è altro che una manovra di Umbra Acque per fare liquidità colpendo gli utenti economicamente svantaggiati che già soffrono per l’impossibilità di rispettare le scadenze di pagamento, una vera  violazione del diritto all’acqua.

Vogliamo che i Sindaci modifichino il regolamento di gestione del servizio idrico, abrogando questo balzello e che Umbra Acque  interrompa  e rimborsi l’aumento del deposito cauzionale per i contratti già in corso.

Invitiamo i cittadini che non vogliono pagare tale aumento a versare l’importo della fattura decurtato,  a spedire la lettera – raccomandata  allegata a Umbra Acque e all’ATI 2   e a contattare il  Comitato Umbro Acqua Pubblica: tel 3337826433 – e.mail acquapubblicapg@gmail.com

Via del lavoro 29

Sede del Comitato Referendario ACQUA 2 SI

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Boschetto – Umbria Vittoria del Comitato Tutela Rio Fergia sull’appello al Consiglio di Stato di Idrea/Rocchetta!

Sabato 27 agosto scorso  il Comitato tutela Rio Fergia ha festeggiato a Boschetto per la  sentenza del Consiglio di Stato che conferma quelle del TAR dell’Umbria dell’anno scorso che avevano annullato gli atti della Regione dell’Umbria (delibera di Giunta n. 1654/2006 e   Determina Dirigenziale n. 4860/2007), e del comune di Gualdo Tadino (permesso di costruire n. 169/2007 e l’autorizzazione paesaggistica n. 10/2007), sia  per la  mancanza di rispetto  della comunanza agraria per gli usi civici vigente sul territorio a favore degli abitanti di Boschetto, sia per la relazione scientifica dei Professori Tulipano e Sappa dell’Università “La sapienza” di Roma. Questa relazione dimostrava le possibili  gravi conseguenze sul bacino acquifero dell’Appennino Centrale, per gli ulteriori  prelievi per emungimento dal pozzo di Corcia Continued…

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