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TARIFFE IDRICHE: “L’ACQUA È UN BENE PREZIOSO MA NON PERCHÈ DEVE DARE PROFITTO” – AUDIZIONE IN SECONDA COMMISSIONE SUL REGOLAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE PER IL RISPARMIO IDRICO NEL SETTORE IDROPOTABILE

palazzo cesaroniAudizione, nel pomeriggio di ieri, a Palazzo Cesaroni sul regolamento della Giunta regionale per il risparmio idrico nel settore idropotabile, atto per il quale la seconda Commissione consiliare è chiamata a dare il proprio parere obbligatorio. Tra i passaggi più significativi degli interventi, la considerazione dell’acqua “come diritto umano fondamentale e non come una merce per profitti commerciali” e il non invidiabile dato relativo all’Umbria come “regione classificata tra quelle con più alte perdite della rete idrica”. “L’efficienza del bilancio idrico degli Ati – ha osservato Elisabetta De Persio (Comitato umbro acqua pubblica)- si raggiunge con investimenti finalizzati alla riparazione delle perdite, investimenti che il sistema di gestione privata del Servizio idrico integrato attraverso Società per azioni non è stato in grado di far fronte”. (Acs) Perugia, 1 febbraio 2011 – L’acqua deve tornare ad essere trattata come un bene comune, diritto umano fondamentale e non come una merce per profitti commerciali. L’Umbria si trova tra le regioni con le più alte perdite della rete idrica. Il quantitativo di acqua consumata pro capite è di circa 170 litri abitante/giorno con comuni che scendono a 120 litri, ma in altri dove si superano i 200 litri per abitante. Molte condotte sono particolarmente vetuste, soprattutto quelle all’interno dei centri storici. Sono alcuni passaggi, tra i più importanti, emersi ieri nel corso di in una audizione della seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, da alcuni interlocutori invitati in merito alla proposta di regolamento della Giunta regionale concernente le “Norme per la revisione e l’aggiornamento del piano regolatore generale degli acquedotti – Disposizioni per il risparmio idrico nel settore idropotabile. Su questo atto la Commissione è tenuta ad esprimere il proprio parere.
A Palazzo Cesaroni erano state invitate le associazioni di categoria, quelle ambientaliste, dei consumatori, le Autorità di ambito, l’Anci Umbria e altri soggetti interessati.
Due gli interventi. Elisabetta De Persio (Comitato umbro Acqua pubblica): “L’acqua deve tornare ad essere trattata come un bene comune, diritto umano fondamentale e non come una merce per profitti commerciali. L’Umbria si trova tra le regioni con le più alte perdite della rete idrica (Rapporto Conviri 2010 al Parlamento). Perugia ha una perdita, tra il volume immesso nella rete e quello fatturato, del 47 per cento, Terni del 30 e Foligno del 25 per cento. Prima di prendere in considerazione il bilancio idrico annuale di ambito è necessario tenere conto della effettiva disponibilità attuale della risorsa e le necessità della popolazione. Prima di ogni altra captazione, va valutata l’opportunità in rapporto al fabbisogno e alle perdite subite dalla rete idrica di quello specifico territorio. L’efficenza del bilancio idrico degli Ati si raggiunge con investimenti finalizzati alla riparazione delle perdite, investimenti che il sistema di gestione privata del Servizio idrico integrato attraverso Società per azioni non è stato in grado di far fronte, nonostante i piani d’ambito e gli aumenti tariffari programmati ed eseguiti. Il problema dell’uso improprio dell’acqua si può affrontare seriamente con la costruzione di reti per l’erogazione di quella non potabile per gli usi che lo consentono. Le misure per il risparmio idrico negli interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica e di nuova edificazione volte a realizzare reti duali di adduzione al fine dell’utilizzo dia acque meno pregiate per usi compatibili devono essere al più presto recepite dai regolamenti edilizi dei Comuni”.
Domenico Antognelli (Umbra Acque Spa–Ente gestore): “Negli ATI 1 E 2 (38 Comuni) le perdite sono superiori al 25 per cento e riteniamo impossibile, in quattro anni, arrivare a questa percentuale di perdite attraverso il sistema tariffario in vigore, potrebbe essere possibile soltanto con finanziamenti in conto capitale. La costruzione della tariffa negli Ati 1 e 2 già negli anni passati ha premiato i consumi virtuosi, stabilendo tasse e tariffe molto sbilanciate verso coloro che hanno consumi medi elevati. Il sistema tariffario prevede il ricavo garantito per l’equilibrio del bilancio. Nel territorio il quantitativo di acqua consumata pro capite è di circa 170 litri abitante/giorno con comuni che scendono a 120 litri, ma in altri dove si superano i 200 litri per abitante. Il 95 per cento della perdita avviene sulla rete di distribuzione interna alle città, molto differenziata, comunque, da comune a comune”.Ora la discussione, alla luce di quanto emerso dall’audizione odierna e alla luce dei documenti presentati, si sposterà nuovamente in Commissione dove verrà stilato il parere sul regolamento in questione. RED/as

http://www.consiglio.regione.umbria.it/informazione-e-partecipazione/2011/02/01/tariffe-idriche-lacqua-e-un-bene-prezioso-ma-non-perche-dev

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Delibera Consiglio Comunale di Umbertide

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Posted in MODIFICHE DEGLI STATUTI COMUNALI IN UMBRIA.


Adesione allo sciopero del 28 gennaio 2011

Il comitato Umbro Acqua Pubblica aderisce e sostiene le battaglie dei lavoratori che sotto ricatto  sono costretti, per poter continuare a lavorare (comunque nella completa incertezza del futuro) alla rinuncia a diritti fondamentali che, con importanti lotte e sacrifici,  erano stati raggiunti.
 
Crediamo che la battaglia di questi lavoratori, di queste donne e uomini che mettono a rischio il proprio posto di lavoro nella fiducia di un futuro migliore, sia la stessa che combattiamo anche noi donne e uomini impegnati nella lotta contro la privatizzazione dell’acqua.
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Lettera all’Onorevole Alfano da : Collettivo “Il Manifesto” di Orvieto

Lettera all’Onorevole Angelino Alfano

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Report riunione Comitato Umbro Acqua Pubblica del 19 gennaio

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A PRIMAVERA VOTEREMO ”SI” AI REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA!

PRIMA GRANDE VITTORIA DEL POPOLO DELL’ACQUA!
La Corte Costituzionale ammette due dei 3 quesiti referendari proposti dal 1,4 milioni di cittadini italiani, di cui 15000 Umbri!
Si tratta della più grande mobilitazione popolare degli ultimi anni in Italia.
Il numero più alto di firme raccolte per un referendum, una mobilitazione dal basso mai vista prima, senza il sostegno di grandi organizzazioni partitiche o associative, i cittadini autorganizzati dicono basta alla privatizzazione del servizio idrico.
A primavera andremo tutti a votare per dire
”SI” all’abrogazione della norma sulla privatizzazione del servizio idrico
”SI” all’abrogazione del profitto dei privati sull’acqua Continued…

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Il Comitato di Bettona vede riconosciute le proprie ragioni!


La giustizia a volte è lenta, ma alla fine arriva sempre
Un altro passo importante verso l’accertamento delle responsabilità degli inquinatori!

La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Procuratore Giacomo Fumu e dal Pubblico Ministero Manuela Comodi nei confronti di 26 persone implicate nei fatti di continuo e massiccio inquinamento perpetrato per ben 30 anni a Bettona,  dimostra come  i nostri numerosi esposti e denunce presentati nel corso degli anni fossero del tutto fondati. Continued…

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Diga di Montedoglio chi l’ha costruita?

Interessante….i calcoli delle mensole sono stati fatti con variante in corso d’opera..

Leggi qui l’intervista al progettista della diga – qualcuno ha sbagliato i calcoli –

ed ecco l’impresa costruttrice da un documento della Camera dei Deputati

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Delibera tipo per gli Enti Locali che sostengono l’acqua pubblica

deliberaentilocali

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I SINDACI DEVONO DECIDERE CON CHI SCHIERARSI

Da Casa Rossa – Spoleto
Proprio perché si riconosce che le tariffe applicate dall’ATI 3 sono le meno onerose ( non per questo non pesano troppo sulle tasche della popolazione meno abbiente,
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