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Nuovi presidenti – vecchi problemi

Con lo stupore che per fortuna ancora non ci abbandona e che non cede alle abituali dichiarazioni di politici che cercano di sorprendere i lettori, abbiamo letto sui giornali le dichiarazioni del nuovo Presidente di UA spa, insediatosi da ottobre scorso, riguardanti l’entità degli investimenti che il gestore del servizio idrico più importante per l’Umbria (se non altro per il numero dei comuni serviti) dovrà eseguire nel periodo 2020-2023.

Con grande entusiasmo (che assolutamente non vogliamo scoraggiare), tipico di chi si appresta ad occuparsi per la prima volta di un settore specifico, annuncia investimenti per 22 milioni di euro nel periodo e (o di cui) 1.965.000 euro per la sostituzione di vecchie tubature nel centro storico e zone limitrofe. Inoltre viene annunciato il potenziamento delle reti acquedottistiche in alcune frazioni di Perugia (si sa che i numeri, specie se riferiti ai soldi, restano impressi nella mente delle persone).

Quindi, parlando di numeri, vorremmo ricordare al neo-Presidente che per il 2020-2023, il piano d’ambito della gestione del servizio idrico di Umbra Acque spa prevede la realizzazione di   95.492.010 euro (al netto dei contributi, quindi da finanziare con la tariffa), di cui 21.624.487 euro solo nel 2020. Riguardo il contenimento delle perdite è prevista la spesa di € 500.000 per ogni anno (cod. 7202) e la spesa di 4.500.000 € nel 2020, 4.650.000 € nel 2021, 5.500.000 € nel 2022 e 5.000.000 € nel 2023 (cod. 7203) tutti finanziati con le tariffe (altro che Recovery Plan).

Nello specifico i lavori di:

– San fortunato della Collina – Boneggio (7039) erano previsti nel PdI 2016-2019 per 150.000 euro finanziati con tariffa, ma realizzati solo per circa 50.000 euro.

– Fontignano: erano previsti lavori nel 2017-2018 per 150.000 (7043) finanziati con tariffa e ne sono stati realizzati solo per 26.461 euro;

– Rifacimento della linea Poggio delle Corti, San Martino dei Colli, Pietraia, Poggiolo (cod. 7216) è programmato dal 2020 al 2022 per 615.000 euro, anche questi finanziati con tariffa.

– Estensione della condotta idrica a San Marino è programmata nel 2020 e 2021 per 90.000 euro (cod. 311_NpdI) finanziata con tariffa.

– Estensione della rete idrica sul monte Tezio è prevista nel 2022-2023, per 30.000 euro (cod.38_NpdI), finanziata sempre con tariffa.

– Collegamento al depuratore della frazione di Piccione (cod. 7016), sono previsti per 120.000 euro, finanziati con tariffa nel 2020 – 2021 (erano previsti anche nel 2019 sempre finanziati con tariffa, ma non sono stati realizzati).

– Sistemazione del collettore fognario di via Torelli e via delle Sorgenti è prevista nel pdI 2020-2023 per 700.000 euro (cod. 7213), finanziata con tariffa.

– Sostituzione del collettore fognario di Santa Lucia (cod. 7250) è prevista nel pdI 2020-2023 per 485.000 euro, finanziata con tariffa.

– Diversi interventi che riguardano ponte Valleceppi finanziati con tariffa nel 2020-2023.

– Collettamento fognario di Ripa e Pianello (cod. 6138) era programmato nel PdI 2016-2018 per 1.200.000 euro, tutto finanziato con tariffa.

– Collegamento di Fontignano al depuratore di Tavernelle (cod. 7018) era previsto nel PdI 2018-2019 per 400.000 euro, tutto finanziato con tariffa, realizzato solo per circa 60.000 euro e riprogrammato di nuovo nella tariffa 2020-2021 per 410.000 euro.

– Collegamento tra San Martino in Colle e Santa Maria Rossa (cod. 7004), era stato programmato nel 2018-2019 per 1.000.000 euro, finanziato con tariffa, realizzato solo per 130.000 euro circa e riprogrammato di nuovo nel 2020-2021-2022 per oltre 1.300.000 euro con finanziamento tariffario.

– Adeguamento del sistema depurativo di ponte san Giovanni (cod. 7251) è già previsto nel programma tariffario 2020-2023 per circa 3.750.000 euro, ovviamente da finanziare con la tariffa.

– Collettamento della frazione di Ramazzano era previsto nel 2019 per 100.000 euro (cod. 7020), realizzato per 45.000 euro e riprogrammato nel 2020, 2021, 2022 per 335.000 euro, con finanziamento tariffario.

Questa è solo una parte dei lavori programmati pagati e ripagati con le tariffe, che ovviamente aumenteranno del 5,8% nel 2020, 10,5% nel 2021, 16,3% nel 2022 e 18,6% nel 2023 come da piano economico tariffario approvato.

Ora se si aspetta il Recovery Plan per sistemare il sistema idrico, come verranno impiegati i soldi dei cittadini pagati con le bollette sempre più care?

Posted in GENERAL, MATERIALE, TARIFFA/BOLLETTE.